Danno da cenestesi (una specie di danno biologico)


Sentenza N. 2329 del 8 novembre 2007


Il danno da cenestesi lavorativa (è una sensazione generale relativa ai visceri interni e alla loro attività vegetativa) è quel danno in conseguenza del quale il soggetto leso nello svolgere le medesime attività cui attendeva prima dell’evento dannoso, è costretto a sopportare maggiori sforzi e a subire una più grave usura.

Trattasi di una voce di danno non patrimoniale che incide sulla capacità lavorativa generica e che non dà origine ad un danno patrimoniale.

Infatti, detta voce di danno, rispetto al danno da riduzione della capacità lavorativa specifica, non incide sul patrimonio del soggetto danneggiato, il quale pur continuando a percepire i medesimi redditi da lavoro antecedenti al fatto dannoso, subisce i disagi di una maggiore fatica nel compiere le medesime azioni proprie di una ben specifica attività lavorativa.


Organo emittente della sentenza

Suprema Corte di Cassazione - sezione Civile



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