Il concetto di clausola abusiva si differenzia da quello, tradizionalmente conosciuto, poiché non nasce dal diritto nazionale comune (come le clausole onerose contenute nel nostro Codice Civile), ma dal diritto comunitario europeo in recepimento a specifica Direttiva CEE finalizzata alla tutelare dei consumatori contro gli squilibri normativi contrattualmente posti in essere a loro danno.
Devono, pertanto, essere considerate abusive nei contratti rivolti ai consumatori le clausole che (in contrasto con la buona fede) determinano un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti dal contratto assicurativo.
La legge italiana ha previsto clausole in odore di abusivismo e clausole considerate in ogni caso abusive a prescindere (quantunque oggetto di trattativa), come quelle clausole che hanno per oggetto o per effetto di escludere o limitare la responsabilità del proponente.
Vedansi clausole abusive/vessatorie del Codice del Consumo e Articolo n. 1469-bis del Codice Civile.
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